Da ToscanaOggi del 21 Maggio 2009
I cattolici del disagio per una Chiesa del Vangelo
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Da ToscanaOggi del 21 Maggio 2009
I cattolici del disagio per una Chiesa del Vangelo
Il Vangelo che abbiamo ricevuto
Per una chiesa della fraternità
Devo parlare “sulla chiesa della fraternità e della sororità, che nella comunione e nella corresponsabilità attiva di tutti, eguali in dignità, si impegna in una lettura credente dei segni dei tempi, nell’ascolto della Parola viene introdotta dallo Spirito a tutta la verità e, dalla presenza del Signore nelle sue celebrazioni, trae forza per farsi compagna di tutti, a cominciare dai piccoli e dagli ultimi.” Cosa aggiungere di essenziale a queste parole? Non è già detto tutto? E’ necessario precisare ulteriormente? Non rischiamo, precisando, di indebolire addirittura quelle parole?
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La forza del Vangelo proclamato da Gesù che ha assunto ogni realtà umana, ha “toccato” i corpi per infondere la guarigione, si è seduto a mensa con i peccatori, rendendo visibile ai nostri occhi e palpabile dalle nostre mani il mistero dell’amore trinitario.
Il “catalogo” ora proposto da Peyretti e Rosenberg è una espressione del disagio che proviamo noi-chiesa.Non ce ne impadroniamo, ma lo accogliamo con la coscienza che nessuno è padrone della fede degli altri, ma solo ha da vivere un servizio alla gioia di tutti (2 Cor 1,24). Lo accogliamo anche come un segno positivo.Il silenzio deve preoccupare più di una protesta e il disagio segnala che c’è qualcosa che non va.
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